INCURIA a RIOT Studio: gli amici del Nuovo Abitare

Il 17 novembre è uscito Incuria, l’ultimo libro che abbiamo scritto insieme a Salvatore.
Un libro piccolo, formato borsetta da signora (entra nella mia inseparabile pochette): 100 pagine dense, un montaggio cinematografico per immagini più che un libro.
Lo amiamo questo librino, leggero e difficilissimo da raccontare. Dal 17 novembre abbiamo fatto 3 presentazioni: la prima al SIP Bistrot, il bar sotto casa dove è nato IAQOS, il nostro secondo figlio. Sotto un temporale di dimensioni apocalittiche, con una ventina di coraggiose persone e amici che hanno affrontato la pioggia e il relativo traffico romano, abbiamo riso, brindato e ci siamo scontrati con la difficoltà a parlare del libro.

LA seconda presentazione è avvenuta online, con gli amici di SOS, la Scuola Open Source. E qui la difficoltà è stata oggetto stesso del nostro discutere di Incuria: ad un certo punto lo abbiamo proprio detto “eh, un momento, ma vi siete accorti che non riusciamo a parlare del libro?!?”
[ link alla diretta fb: https://www.facebook.com/scuolaopensource/videos/309224777764858 ]
Il 29 dicembre — risalendo dalle Calabrie dove ho rivisto dopo molto tempo sia mia madre sia mio padre (in un viaggio a tappe fra Natale e Santo Stefano come fanno i figli dei divorzi disperdendosi fra città e case differenti)– siamo giunti insieme a Incuria a RIOT Studio, a Napoli. Qui ci hanno accolto due nuovi amici: Francesca Nicolais e Guido Acampa. Come noi sono una coppia, vivono e lavorano insieme dando vita a produzioni culturali di cui RIOT Studio è il cuore. Un luogo suggestivo incuneato nel centro storico. Entro dentro un grande portone, si apre un cortile interno, sali per le scale, oltrepassi un cancello e ti ritrovi dentro un giardino magico con le mura affrescate. RIOT abita in una palazzina con la bellezza decadente della nobiltà, i soffitti alti e le vetrate ampie. È un luogo che ci ha avvolto in un abbraccio caldissimo.

Dall’uscita del libro RIOT è il primo spazio culturale che supporta la campagna di fundraising per il Nuovo Abitare: hanno comprato 30 libri, 20 spillette con il nostro cuore di pixel e le tre icone datapoietiche del 900 trasformate in poster 70x100. Pensavamo che le trenta copie fossero per l’evento, e invece le hanno acquisite loro, sia come contributo economico sia per distribuire le copie di Incuria alle persone e alle istituzioni che secondo loro dovrebbero leggerlo.
La presentazione è stata un momento bello, anche se ancora dobbiamo trovare il modo di presentare il nostro denso librino.

RIOT ci ha regalato l’incontro con amici che non vedevamo da tempo a causa della pandemia, come Tiziana Terranova, Ilaria Vitellio, Enrico Tomeselli, Lisa Somma, e la cosa più tutti si sono protesi a modo loro verso Nuovo Abitare.
Con RIOT stesso stiamo già pensando ad un prossimo evento, probabilmente in marzo.
Mi rendo conto che questa pagina sull’evento di Napoli è piena di buchi: non ho spiegato cosa è il libro, in che consiste la campagna di fundraising, quali siano i legami fra il libro, il Nuovo Abitare e la Campagna.
Non posso fare tutto insieme, e dalla mia penna è uscito sempre pochissimo, tutto riversato sulle strette finestrelle di FB.
Ho deciso di spostarmi su pagine più larghe, con l’intento che il 2022 sia un anno di espressione dove scriverò profusamente delle nostre avventure.
Con noi e gli amici del Nuovo Abitare.
